Teocrazia
Matteo Cap. 22, v. 21 “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”.
Personalmente la mia fede è il kung fu che attinge dall’unione di Confucianesimo, Taoismo e Buddismo Zen, ma ritengo valida qualunque idea politica e credo religioso purchè il rispetto sia reciproco e non si leda la mia persona.
Oggi sul corriere è apparso un articolo nel quale il papa inivta i politici cattolici a fare leggi cattoliche (esattamente ha detto di non votare leggi non cattoliche). Ritengo che sia un’affermazione che sfora dai confini della chiesa. Penso che ogni cattolico debba osservare le leggi di Dio nella sua vita privata e obbedire al papa come prescritto dalla sua fede: diverso è il discorso per un politico che non si occupa solo della sua vita, ma della vita di tutti i cittadini del paese che governa e che possono anche non condividere le sue idee religiose. In caso contrario saremmo in una teocrazia dove che è il capo religioso controlla la vita di tutti i suoi sudditi, perchè sudditi è quel che si diventa.
Credo che il ruolo del politico sia di occuparsi di tutti i cittadini e che debba dare loro la possibilità di scegliere: la scelta dovrà poi essere affidata al singolo che, se cattolico, dovrà attenersi alla morale che gli viene prescritta. Nulla deve vietare a singoli individui di compiere delle libere scelte che non danneggino gli altri e se stessi dal punti di vista fisico.
Ci sono cose in cui credo e nelle quali metto passione, ma non obbligherei mai nessuno a condividerle o a sottostare al mio credo ed alle mie scelte.
“io non condivido le tue idee ma darei la vita per far si che tu le possa sostenere” Voltaire
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