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Le mie arti marziali: Shaolin Chuan

Shaolin è un termine ombrello, quasi come kung fu: kung fu significa letteralmente “esercizio difficile fatto bene”, ovvio che quindi può riferirsi a qualunque disciplina che richieda impegno e dedizione. Shaolin invece si riferisce alla arti marziali del nord della Cina, che piccola non è, e quindi unisce un insieme molto ampio di stili diversi.

Nella mia scuola si pratica lo Shaolin Mei Hua Chuan, Il pugilato del fiore di prugno (Shaolin si riferisce al fatto che sia uno stile del nord). Il mei hua chuan è caratterizzato da movimenti fluidi e circolari e sfrutta le forze centrifughe e centripete. Il fatto che sia uno stile del nord fa sì che le posizioni siano ampie e venga dato un grande risalto ai calci volanti ed alle cadute. Lo stile prevede 3 forme base (wu pu chuan, e due forme di lien pu chuan) seguite dallo studio di cinque forme di shaolin di base seguite da altre 5 forme di shaolin che pongono maggiormente l’attenzione sulle cadute.
Oltre alle forme è previsto lo studio di combattimenti prestabiliti, da eseguire da soli e/o in coppia: ne esistono 13 di base solo a mani nuda, ma con le varianti  il numero tende ad infinito. Oltre alle forme a mani nude, che comprendono calci, pugni, colpi a mano aperta, gomitate, ginocchiate, colpi di testa, leve articolari, proiezioni e molte altro, si studiano le armi classiche dello shaolin: in tutto sono 18 (spade, bastoni lunghi e corti, lancia, bastone snodato a due e tre sezioni, catena e altri). Per ogni arma si studiano due o tre forme base seguiti da forme di combattimento contro la stessa arma e contro tutte le altre armi: un numero impressionante di applicazioni.
Oltre a questo possiamo vedere anche una forma di combattimento moderno di tipo sportivo chiamata Sanda (Sandà). E’ la kickboxing cinese dove oltre a pugni e calci sono consentite anche le proiezioni sull’avversario. Oltre a questo abbiamo  il Leitai, dove oltre a proiettare l’avversario bisogna chiuderlo a terra (adoro anche queste due forme di combattimento).
Ho cercato di essere sintetico ma se ci sono altre domande… aspetto con ansia!

Le mie arti marziali: Tai Chi Chuan

Nei commenti ai video delle mie gare mi hanno chiesto di spiegare un po’ che cosa faccio e di spendere due parole sulle arti marziali che pratico: gioia e tripudio, adoro parlare di queste cose. Il primo post è solo sul tai chi chuan.
Definizione: Tai Chi Chuan – Tai (Supremo) Chi (Principio) Chuan (Combattimento) – Boxe della supremo principio
Il tai chi chuan che pratico fa parte dello stile Yang: questo vuol dire che è caratterizzato da posizioni ampie e movimenti lenti e continui, altri stili come il Chen invece alternano movimenti fluidi a scatti. Questo perchè il primo pone enfasi sul continuo fluire del cambiamento, mentre il secondo accentua l’alternanza dello Yin e dello Yang. 
Il tai chi è un arte marziale che sfrutta la morbidezza e sfrutta la forza dell’avversario (concetti ripreso dall’akido e dal judo). Spesso si pensa che sia solo una ginnastica perchè la si vede eseguire lentamente: quando si applicano le tecniche si diventa forti e veloci, quasi al pari dello shaolin. Il percorso di studio prevede l’apprendimento di una forma (composta da 108 tecniche divese in 4 segmenti)e la circolazione e l’uso del chi (energia vitale) seguito da esercizi di spinta e schivata; infine si studiano leve articolari, proiezioni e molto altro.
Il fatto che venga eseguita lentamente permette di concentrarsi sulla postura corretta, focalizzarsi sulla percezione del proprio corpo mentre si muove, imparare a sentire ogni singolo muscolo: per questo motivo è utlizzato anche da ballerini ed atleti che devono migliorare la propriocezione. Inoltre è un lavoro muscolare valido e non indifferente: muoversi lentamente è impegnativo e tenere le gambe flesse (nei limiti del possibile) fa lavorare molto bene i muscoli delle gambe
Nel tai chi chuan si studiano anche 5 armi fondamentali (pugni, sciabola, bastone lungo, lancia, spada) che corrispondono ai 5 elementi cinesi (terra, metallo, legno, fuoco, acqua): ogni arma dovrebbe riuscire ad esprimere le caratteristiche dell’elemento corrispondente. Inoltre le forme con le armi vengono eseguite più velocemente. Oltre a queste armi troviamo lo studio delle aste di ferro (i sai giapponesi), le doppie spade ed il ventaglio.