Magic Italy
Sta girando in rete quello che si suppone essere il nuovo logo per il portale dedicato al turismo italiano, l’erede dello sfortunato Italia.it. Per quanto incredibile l’erede si prospetta peggiore del suo predecessore.
Analisi
- Su uno sfondo nero che non ci permette d’identificare nessuno spazio reale possiamo vedere una scritta gialla/oro con un font non particolarmente ricercato: “magic” in minuscolo ed “italy” in maiuscolo. Potremmo dire che “italy” rappresenta la nostra headline mentra “magic” la baseline. Un forte riflesso sulla destra illumina la scritta creando dei riflessi rossi in basso a sinistra.
- La scritta è incorniciata tra due elementi: un nastro tricolore posto in primo piano (disposto al centro, come una virgola, senza essere retto da alcun supporto) e degli elementi grafici 3d sullo sfondo che superano i confini del testo. Possiamo dire che il testo non si riferisce ad un luogo preciso, non si riferisce al “qui ed ora” dell’enunciazione ed a nessun luogo in particolare (Debrayage Spaziale).
- Il giallo è normalmente associato al sole, al grano (pensiamo al Mulino Bianco), ma in questo caso non è un giallo naturale, è artificiale. L’associazione con il riflesso porta a legarlo con qualcosa di lucido, sicuramente non naturale. Sullo sfondo gli elementi grafici in 3d richiamano anch’essi a qualcosa d’irreale, vicino se vogliamo all’animazione: ricordano molto gli elementi scenici del film “Tron”; le componenti grafiche in questione sono legate più ai primi esperimenti con la grafica che ai moderni risultati ed alle moderne tecnologie. La scritta è in inglese, non richiama quindi a nulla di autoctono, ma ci porta verso altri lidi: il termine magic evoca un mondo fantastico (magia, stregoneria), a qualcosa di divertente (magic kingdom, un parco divertimenti), sicuramente qualcosa d’irreale.
- L’associazione di un nastro tricolore, che evoca l’italianità e, se vogliamo un prodotto naturale e genuino, si scontra con il termine Italy, straniero, evocando più un sigillo di sicurezza posto su un sugo (caro ai semiotici è la pasta Panzani).
- Lo schema di lettura è dato soprattutto dalla luce orientando quindi lo schema percettivo da destra a sinistra; inoltre il riflesso porta a leggere prima magic che italy. Le linee che dominano il testo sono principalmente curve, di rettilineo abbiamo solamente il testo in maiuscolo: anche le curve orientano la lettura avendo portando la lettura verso l’alto e conferendo un dinamismo a tutto il testo.
Alla fine
Irreale ed artificiale: questo è quanto comunica questo logo. Di originale, di italiano, non vi è nulla. Questa lettura è giustificata dalla ridondanza (isotopia) di elementi: le componenti grafiche in 3d, il colore utilizzato per le lettere, lo sfondo nero; il testo inglese richiama ad un prodotto straniero sigillato con un nastro italiano. Siamo davanti più ad una imitazione che ad un prodotto reale.
Proposte
Il made in italy è normalmente associato ad un prodotto artigianale e di qualità, molto spesso con un richiamo a tradizioni e ad una naturalità del prodotto. Se devo convincere delle persone a venire ad apprezzare le bellezze di questo paese, (stiamo parlando di un portale per il turismo) devo raccontagli di quanto ci sia di reale da visitare e non fare leva sull’internazionalità, soprattutto del logo. Un logo che voglia parlare dell’Italia nella rete dovrebbe cercare di raccontare tutti quei caratteri che sono propri alla tradizione del paese o, per lo meno, cercare di evocarne alcuni.
Esito della prova
Bocciato
Ecco, al di là di ogni “bello” o “brutto” la tua analisi mi sembra praticamente perfetta 🙂
Ho quasi paura di sapere quanti soldi sono stati spesi per questo obbrobrio :
Come tutte le cose fatte e/o annunciate da questo governo è subito arrivata la smentita. Ma, io penso, i soldi (nostri) sono già stati spesi ,:(