Indicare la luna e guardare il dito
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ultima modifica: 3.09.11
Ieri ero a Riva del Garda alla Blogfest per partecipare ad alcuni Barcamp che m’interessavano, per rivedere amici che di solito seguo in rete e per scambiare idee e riflessioni con persone che stimo.
Interventi interessanti, momenti ludici ed il desiderio di stare insieme e condividere: questo è un barcamp, secondo me, e, se devo immaginare il Barcamp ideale, mi viene in mente quello proposto da Gaspar: partecipazione di tutti e limitazione del semplice ascolto senza interazione.
Vedere come libero descriva la Blogfest mi procura un certo fastidio perché secondo me fornisce una visione distorta di quello che è avvenuto.
Vediamo perché.
Questo è quello che racconta libero seguito dalla mia valutazione :
- “La seconda giornata della Blogfest 2009 di Riva del Garda è partita con più voglia di stare insieme per divertirsi che per parlare di internet.” a quanto pare la Blogfest dovrebbe essere un momento per discutere di tecnologia;
- “pienone registrato sia all’Eroticamp e al Food camp, il deserto invece dove si dovrebbe discutere dei Barcamp, le conferenze in cui tutti possono salire in cattedra a parlare di innovazioni sull’uso del web, di software libero e di reti sociali.” si ripete che il barcamp è focalizzato solo sulla tecnologia e non su argomenti diversi, dove punto di contatto è la voglia di discutere e confrontarsi;
- “quando invece si parla di sesso e cibo l’italiano medio e il blogger si ritrovano in massa” inizia un equazione “i blogger sono italiani medi interessati ad argomenti bassi, non alla cultura”;
- “All’ErotiCamp è stato necessario organizzare un servizio di selezione all’entrata per l’elevato numero di partecipanti. ” in realtà la selezione è stata fatta per le tematiche affrontate (il cartello recitava infatti: accesso solo per maggiorenni); inoltre le persone presenti per la maggior parte sono tutti Friendfeediani che si conoscono e che si sapeva già che avrebbero partecipato;
- “ dal pubblico si sono levate le proteste di chi rivendicava la differenza tra chi ha passato la vita dietro ai fornelli e chi parla di cucina usando una tastiera“nonostante questo apssaggio sia poco chiaro, (secondo me) ritorna l’idea di pubblico=uomo del mondo (che passa la vita dietro ai fornelli) vs relatore=homo tecnologicus (che passa la vita sulla tastiera);
- “Dal pubblico qualcuno le ha sottolineate con ironia urlando “viva i blogger che non sanno usare i pc!”” a occhio e croce è stato Sartoni (autore di presentazioni fantastiche come sempre), ma potrei sbagliarmi (nel caso corregetemi), che prendeva in giro uno dei relatori: non era il pubblico, ma scherzi tra amici;
Questo in sintesi l’articolo.
Vorrei aggiungere solo alcune informazioni che mancano:
- i barcamp, come detto prima, sono momenti di confronto su varie tematiche, non esclusivamente dedicati alla tecnologia: ad esempio c’è stato il workcamp a Parma ( orientato al mondo del lavoro) o il wordcamp (con tematiche legate all’uso di wordpress) e ci sarà il Tesicamp a Milano (dove i tesisti presentano i loro lavori alle aziende)
- l’eroticamp è un barcamp, dove oltre a discutere c’era la possibilità di donare fondi per la Lila (giustamente noi abbiamo contribuito acquistando dei biscotti); inoltre molti interventi affrontavano il rapporto tra sesso e web, modifiche nei comportamenti e nelle interazioni, non erano operazioni morbose sulle nostre perversioni;
- non emerge per nulla la dimensione partecipativa se non come pubblico vs esperti;
- non si fa riferimento ai momenti di condivisione e ludici che conferiscono una maggiore leggerezza a questo tipo di non-conferenze;
- non si parla del successo del photocamp
- non si parla dei MBA
Se avete altro da aggiungere i commenti sono aperti.
Si dice sempre nei giornali la differenza tra un giornalista vero ed un blogger sono la qualità, l’oggettività e la completezza delle informazioni. Perfetto.
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