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Idee azzardate per il PD



Questo post ha piu' di sei mesi. Le informazioni contenute potrebbero non essere aggiornate: ultima modifica: 24.12.13

È andata e il risultato non è positivo per il PD, c’è poco da girarci intorno. Le cause del fallimento sono molteplici ma al momento sono più interessanti gli scenari: stavo pensando a un’idea folle tra PD e PDL ma andiamo con ordine.

Ci sono diversi scenari possibili nella formazione del governo: il problema principale è che nessuno avrebbe un impatto positivo sul PD. Allearsi con il M5S o con il PDL in ogni caso vorrebbe dire perdere ancora (anzi, di più) e avvantaggiare, a seconda delle alleanze, l’uno o l’altro partito.

A questo punto ci sono due scenari che mi stuzzicano particolarmente:

  1. l’incarico di formare il governo viene dato al primo partito d’Italia:la patata bollente passa quindi al M5S, il PDL rimane fuori dai giochi, si fanno due o tre riforme (legge elettorale, conflitto di interessi ad esempio) e si torna a votare.
  2. Alleanza PD-PDL, un’idea particolarmente interessante e rischiosa.

PD-PDL

L’idea di un’alleanza PD-PDL (che può provocare ribrezzo, anzi, lo provoca) può essere un’occasione interessante per creare un nuovo partito (democratici) e sviluppare un’attività di rebranding (o revirgination, cosa che nel nostro paese funziona benissimo).

Perché è interessante l’alleanza e il nuovo partito?

  1. Il PD non è un partito in grado di ottenere la maggioranza (prima o poi bisognerà farsene una ragione) e quindi lo si può usare come agnello sacrificale (“questo PD non mi rappresenta!”, quante volte lo abbiamo sentito? Una volta di più non può fare male); 
  2. Staccandosi dal PD si riesce a trattenere parte dei voti degli elettori del PD;
  3. Riposizionandosi diversamente diventa possibile drenare i voti del PDL (magari evitando la parola sinistra e parlando di innovazione vs conservatori: il PD si porta comunque dietro l’idea del “comunista”);
  4. Puoi usare un’immagine nuova, legale, giovane e trasparente e drenare voti al M5S con il rinnovamento (ovviamente non ci devono essere le vecchie facce);
  5. Non ti bruci il candidato tra nove mesi con un partito che ha perso;
  6. Data la situazione di stallo puoi “picchiare” contro tutti i partiti che non stanno facendo riforme ma affossano il paese e le imprese;
  7. Democratici è una parola nella quale tutti si riconoscono ed emotivamente è molto forte;
  8. Puoi mostrare di essere completamente diverso, ascoltare gli elettori (non solo i tuoi, ma tutti);
  9. Ascoltando i bisogni puoi recuperare chi ha deciso di “non turarsi il naso” e non votare (è inutile fare proposte concrete, bisogna emozionare, non convincere: in un momento di crisi le persone cercano sicurezza e ritorno al passato);
  10. Puoi fare una campagna più incisiva ed emotiva (il programma reale non interessa: queste elezioni lo hanno dimostrato);

Ovviamente questo presuppone pensiero strategico, coordinamento, capacità di ascolto e interazione, uso integrato dei media e delle piazze (tutte cose che al momento non fanno parte del PD) ma che sarebbe interessante approfondire.

[hr]

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