“Dieci internauti con klout superiore a 75, dieci megafoni in grado di contattare, influenzare, condizionare almeno 100 mila persone a testa.” È difficile che io commenti un articolo, soprattutto di Repubblica (ho smesso da alcuni anni di leggerne la versione digitale a seguito dell’adv troppo invasivo), ma quando leggo frasi assolutamente prive di senso come quella iniziale è troppo anche per me. Tralasciamo il discorso su strategia, social media e politica e concentriamoci solamente su Klout, gli influencer e l’influenza.
https://i0.wp.com/www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2012/11/1398756_50085043.jpg?fit=800%2C600&ssl=1600800pierotagliahttp://www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2011/04/piero_ichigoichie.pngpierotaglia2012-11-03 00:24:262012-11-03 11:41:23Re-klout-are gli influencer
Ritorniamo ancora sui processi decisionali all’interno dei processi d’acquisto e ritorniamo sul percorso d’acquisto del consumatore: in che modo da un momento X si arriva ad acquistare il prodotto N? Si tratta di un processo complesso che è stato schematizzato in diversi modi nel corso degli anni e recentemente si è parlato molto di modello FMOT (first moment of truth) e soprattutto di recente di ZMOT (zero moment of truth) che andrebbe a sostituire il primo: ma è davvero così?
https://i0.wp.com/www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2012/10/Maze.png?fit=800%2C451&ssl=1451800pierotagliahttp://www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2011/04/piero_ichigoichie.pngpierotaglia2012-10-28 16:04:232012-10-28 16:52:08Il percorso d’acquisto tra ZMOT, FMOT e SMOT
Dopo aver parlato in generale del rischio e di alcune metodologie per quantificare il rischio passiamo alle tecniche per fare il Risk Assessment. Esistono diversi strumenti e ognuno di essi può essere utilizzato per uno scopo specifico: le varie tecniche dipendono infatti dal contesto di riferimento (non esiste quindi lo strumento perfetto che può essere usato in ogni situazione).
Dato che finito il corso di Risk Management mi sembra il caso di pubblicare un po’ degli appunti che ho preso durante le lezioni (più avanti arriveranno anche quelli di Diritto e Sicurezza e di Information Security Management). Si tratta di appunti e schemi fatti dal sottoscritto durante le lezioni: sono abbastanza affidabili, ma consiglio di verificare con altri testi accademici o altre fonti. Ci sono alcuni elementi, nozioni e strumenti che ritengo fondamentali per chi si occupa di Social Media.
Nelle scorse settimane ho fatto da relatore per tre serate sul tema dei Social Media all’AVIS di Gavardo raccontando lo scenario, i pericoli e le opportunità di questi strumenti. Pubblico giovane e meno giovane con tante domande: sono stati tre serate particolarmente piacevoli durante le quali mi sono divertito molto.
https://i0.wp.com/www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2012/10/Berkeley-A-Peoples-Bicentennial-History-of-Telegraph-Avenue.jpg?fit=1024%2C684&ssl=16841024pierotagliahttp://www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2011/04/piero_ichigoichie.pngpierotaglia2012-10-22 09:00:232012-10-22 00:12:59Social Media a Gavardo
Sabato 13 ottobre ho avuto il piacere (e l’onore) di parlare alla seconda conferenza nazionale delle associazioni di volontariato per affrontare il tema dei Social Media e il loro uso a supporto dell’operatività. Una giornata meravigliosa dove ho potuto incontrare alcune persone interessantissime e che mi hanno raccontato le loro storie e quelle delle loro associazioni.
https://i0.wp.com/www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2012/10/associazioni-volontariato.png?fit=1668%2C780&ssl=17801668pierotagliahttp://www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2011/04/piero_ichigoichie.pngpierotaglia2012-10-21 18:18:022012-10-22 09:42:50Social Media e Associazioni di Volontariato
Nel 1898 uno dei padri della pubblicità, St. Elmo Lewis, sviluppa AIDA, un modello per descrivere il viaggio del consumatore verso l’acquisto di un prodotto o un servizio: Awareness, Interest, Desire e Action, questi sono i passi del consumatore. Su questi elementi sono state elaborate strategie, progetti e soprattutto delle metriche: l’importanza delle visualizzazioni su un sito, un giornale, in tv si basano sull’assunto che dall’Awareness discendono gli altri step. Il purchase funnel e il modello AIDA si basano su un assunto: le persone, i consumatori sono razionali. E se non fosse così? E se le nostre scelte fossero istintive?
https://i0.wp.com/www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2012/09/funny-funnel.jpg?fit=600%2C800&ssl=1800600pierotagliahttp://www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2011/04/piero_ichigoichie.pngpierotaglia2012-09-05 12:38:222012-09-05 12:50:52Le farfalle e gli imbuti rotti
Ieri ho trovato due post abbastanza critici nei confronti di una pubblicità di abiti per bambini (questo di Massimo Melica e questo di Galatea) e sono rimasto piuttosto perplesso rispetto ad alcune affermazioni sull’importanza (e sugli effetti) che l’aspetto e la vista hanno nel processo di valutazione delle persone. Tralasciando il discorso sul buon gusto e sull’etica come sempre (sono valutazioni che ognuno di noi deve fare) vorrei analizzare e riassumere l’importanza della vista e dell’aspetto negli esseri umani. Siccome il tema è affascinate, non ho affrontato il tema da solo ma con la mia fidanzata: io mi sono occupato più della parte legata alla persuasione e lei da etologa più degli aspetti evolutivi.
https://i0.wp.com/www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2012/09/beautiful-eyes.jpg?fit=1024%2C681&ssl=16811024pierotagliahttp://www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2011/04/piero_ichigoichie.pngpierotaglia2012-09-01 17:34:572012-09-03 10:07:13L’importanza della vista
Non passa giorno senza che online spuntino discussioni sugli influencer e sull’influenza: prima di sviscerare questo argomento è necessaria una premessa linguistica. Prima di discutere di queste tematiche è necessario definire con chiarezza il campo d’indagine e soprattutto il significato specifico dei termini che utilizziamo: in questi anni influenza infatti è diventato un termine ambiguo riferito a diversi fenomeni mentre influencer si caratterizza più come un genere che contiene diverse specie diverse al suo interno, un termine ombrello che ne racchiude altri.
Abbiamo parlato a lungo del problema dei bot, ma non abbiamo mai detto se questa sia una pratica assolutamente sbagliata o giusta. Molti articoli (si trovano facendo una semplice ricerca su Google) ritengono questa pratica assolutamente scorretta e sbagliata perché non porta valore per l’azienda e al business. Ma è davvero così? EDIT: ho cambiato il titolo da “corretto comprare” a “sensato comprare” dato che secondo alcune persone c’erano della ambiguità.
https://i0.wp.com/www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2012/08/Pinocchio-Store.jpg?fit=1024%2C685&ssl=16851024pierotagliahttp://www.pierotaglia.net/wp-content/uploads/2011/04/piero_ichigoichie.pngpierotaglia2012-08-27 23:34:142012-11-14 15:09:16Perché è sensato comprare finti follower e bot
Re-klout-are gli influencer
/in Comunicare stanca, Social Media/by pierotaglia“Dieci internauti con klout superiore a 75, dieci megafoni in grado di contattare, influenzare, condizionare almeno 100 mila persone a testa.” È difficile che io commenti un articolo, soprattutto di Repubblica (ho smesso da alcuni anni di leggerne la versione digitale a seguito dell’adv troppo invasivo), ma quando leggo frasi assolutamente prive di senso come quella iniziale è troppo anche per me. Tralasciamo il discorso su strategia, social media e politica e concentriamoci solamente su Klout, gli influencer e l’influenza.
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Il percorso d’acquisto tra ZMOT, FMOT e SMOT
/in Comunicare stanca, Marketing, sociobiologia/by pierotagliaRitorniamo ancora sui processi decisionali all’interno dei processi d’acquisto e ritorniamo sul percorso d’acquisto del consumatore: in che modo da un momento X si arriva ad acquistare il prodotto N? Si tratta di un processo complesso che è stato schematizzato in diversi modi nel corso degli anni e recentemente si è parlato molto di modello FMOT (first moment of truth) e soprattutto di recente di ZMOT (zero moment of truth) che andrebbe a sostituire il primo: ma è davvero così?
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Risk Assessment
/in Security Specialist/by pierotagliaDopo aver parlato in generale del rischio e di alcune metodologie per quantificare il rischio passiamo alle tecniche per fare il Risk Assessment. Esistono diversi strumenti e ognuno di essi può essere utilizzato per uno scopo specifico: le varie tecniche dipendono infatti dal contesto di riferimento (non esiste quindi lo strumento perfetto che può essere usato in ogni situazione).
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Introduzione al Risk Management
/in Comunicare stanca, Security Specialist/by pierotagliaDato che finito il corso di Risk Management mi sembra il caso di pubblicare un po’ degli appunti che ho preso durante le lezioni (più avanti arriveranno anche quelli di Diritto e Sicurezza e di Information Security Management). Si tratta di appunti e schemi fatti dal sottoscritto durante le lezioni: sono abbastanza affidabili, ma consiglio di verificare con altri testi accademici o altre fonti. Ci sono alcuni elementi, nozioni e strumenti che ritengo fondamentali per chi si occupa di Social Media.
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Social Media a Gavardo
/in Comunicare stanca, Social Media/by pierotagliaNelle scorse settimane ho fatto da relatore per tre serate sul tema dei Social Media all’AVIS di Gavardo raccontando lo scenario, i pericoli e le opportunità di questi strumenti. Pubblico giovane e meno giovane con tante domande: sono stati tre serate particolarmente piacevoli durante le quali mi sono divertito molto.
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Social Media e Associazioni di Volontariato
/in Comunicare stanca, Social Media/by pierotagliaSabato 13 ottobre ho avuto il piacere (e l’onore) di parlare alla seconda conferenza nazionale delle associazioni di volontariato per affrontare il tema dei Social Media e il loro uso a supporto dell’operatività. Una giornata meravigliosa dove ho potuto incontrare alcune persone interessantissime e che mi hanno raccontato le loro storie e quelle delle loro associazioni.
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Le farfalle e gli imbuti rotti
/in Analisi della comunicazione, Comunicare stanca, Marketing/by pierotagliaNel 1898 uno dei padri della pubblicità, St. Elmo Lewis, sviluppa AIDA, un modello per descrivere il viaggio del consumatore verso l’acquisto di un prodotto o un servizio: Awareness, Interest, Desire e Action, questi sono i passi del consumatore. Su questi elementi sono state elaborate strategie, progetti e soprattutto delle metriche: l’importanza delle visualizzazioni su un sito, un giornale, in tv si basano sull’assunto che dall’Awareness discendono gli altri step. Il purchase funnel e il modello AIDA si basano su un assunto: le persone, i consumatori sono razionali. E se non fosse così? E se le nostre scelte fossero istintive?
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L’importanza della vista
/in Analisi della comunicazione, Comunicare stanca, sociobiologia/by pierotagliaIeri ho trovato due post abbastanza critici nei confronti di una pubblicità di abiti per bambini (questo di Massimo Melica e questo di Galatea) e sono rimasto piuttosto perplesso rispetto ad alcune affermazioni sull’importanza (e sugli effetti) che l’aspetto e la vista hanno nel processo di valutazione delle persone. Tralasciando il discorso sul buon gusto e sull’etica come sempre (sono valutazioni che ognuno di noi deve fare) vorrei analizzare e riassumere l’importanza della vista e dell’aspetto negli esseri umani. Siccome il tema è affascinate, non ho affrontato il tema da solo ma con la mia fidanzata: io mi sono occupato più della parte legata alla persuasione e lei da etologa più degli aspetti evolutivi.
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Per un dizionario dell’influenza online
/in Analisi della comunicazione, Comunicare stanca/by pierotagliaNon passa giorno senza che online spuntino discussioni sugli influencer e sull’influenza: prima di sviscerare questo argomento è necessaria una premessa linguistica. Prima di discutere di queste tematiche è necessario definire con chiarezza il campo d’indagine e soprattutto il significato specifico dei termini che utilizziamo: in questi anni influenza infatti è diventato un termine ambiguo riferito a diversi fenomeni mentre influencer si caratterizza più come un genere che contiene diverse specie diverse al suo interno, un termine ombrello che ne racchiude altri.
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Perché è sensato comprare finti follower e bot
/in Comunicare stanca, Social Media/by pierotagliaAbbiamo parlato a lungo del problema dei bot, ma non abbiamo mai detto se questa sia una pratica assolutamente sbagliata o giusta. Molti articoli (si trovano facendo una semplice ricerca su Google) ritengono questa pratica assolutamente scorretta e sbagliata perché non porta valore per l’azienda e al business. Ma è davvero così? EDIT: ho cambiato il titolo da “corretto comprare” a “sensato comprare” dato che secondo alcune persone c’erano della ambiguità.
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