Oggi sarei dovuto essere a Manerbio (BS) a fare una gara di arti marziali, in particolare una gara di scuola: in poche parole, tutti i praticanti di una disciplina marziale che fanno riferimento ad un unico maestro, si sfidano su delle coreografie note e si premia l’eleganza, l’abilità, l’impegno e molti altri parametri.
Purtroppo la gara è stata annullata per mancanza d’iscritti ed abbiamo così perso una buona occasione per confrontarci e crescere: ritengo in fatti che osservare gli altri, soprattutto coloro che sono meglio di noi, in un qualche campo, stimoli la nostra crescita, interiore o esteriore.
Questa mia convinzione deriva da una passione per Nietzsche e dalla lettura di uno dei suoi testi più famosi, “Così parlò Zarathustra”: nel testo, diversamente da quello che credono i più, si afferma che le diversità tra gli uomini sono il motore della nostra crescita. L’immagine è quella di una scala: sono sul mio piano e, se non ci fosse nessuno più abile di me, vedrei una distersa piatta; ma esistono persone più capaci di me e loro rappresentano un gradino di una scala che mi spinge a voler salire e migliorare per raggiungere il livello di superuomo.
Alcuni hanno interptetato il “superuomo” come una sorta di Superman. Secondo me, invece, questo concetto è da intendersi più come “arrivare a comprendere tutto”, raggiungere uno stato di quiete che possiamo definire con il cinese Wu Chi, assenza di polarità: conosco tutto e niente, sono un’unica entità in armonia con il cosmo.
Questo è anche lo scopo delle arti mariziali tradizionali: raggiungere una perfetta armonia tra se stessi, tra quello che è la nostra componente interna, fatta di emozioni e di cuore, e la parte esterna, composta di razionalità e muscoli. Raggiunto questo potremo iniziare ad armonizzare noi stessi con il cosmo.
Ogni volta che rifleto su questi concetti mi rendo conto di quanto sia lunga la scala e del fatto che dovrei allenarmi di più, in molte attività e che probabilmente non raggiungerò la vetta, ma non per questo mi abbatto: voglio crescere e non rimanere statico
Mac vs Scienze Naturali
/in Riflessioni personali/by pierotagliaCome in molte altre facoltà la discussione avviene attraverso una presentazione del suo testo tramite alcune slide in power point. Ieri mattina va a fare le prove di presentazione: giusto per controllare che si leggano i caratteri e le tabelle, vedere che i colori non “sparino” troppo, che le animazioni partano etc.
Telefonata alle 11: qui hanno windows e ci sono problemi con la presentazione fatta sul mac. Raggiungo subito Laura in facoltà mentre lei, battendomi in velocità torna a casa, prende il mac e torna in aula. Arrivo nell’aula dive si discuterà la tesi e ci sono alcuni problemi con le trasparenze e le dimensioni dei caratteri.
Il tecnico, una ragazza gentilissima, mi propone di collegare il mac al proiettore: perfetto! Già m’illudo: con il mac adesso altro che ppt, usiamo keynote! E va alla ricerca del cavo per collegare i dispositivi. Torna con il connettore del MacBookPro, che non funziona con il MacBook di Laura.
Il tecnico mi dice: vai a parlare di la con quelli che hanno il mac che io, a riguardo, non ne so molto. Passo lungo il corridoio e vedo alcuni ricercatori: tutti con il mac (tenete bene a mente questo particolare), chiedo, ma nessuno ha il connetore.
Torno indietro e riferisco. Il tecnico poi mi confida: è meglio, se poi se la fai con windows, erchè se arrivi qui e colleghi il mac, i professori s’indispettiscono. Sai li ho sentiti dire “Ma il candidato non poteva usare un pc normale?”…
Silenzio.
Va bene.
Decidiamo per fare felice la commissione di passare il lavoro su windows per ingraziarci la commissione, con una lacrima da parte mia, già preso bene per la presentazione con un mac.
MORALE:
Fitness e Risorse
/in Riflessioni personali/by pierotagliaCosa mi insegna tenere questi corsi?
Palestra grande scuola come ogni attività: l’importante è saper osservare, capire e imparare.
Lauree in Arrivo
/in Riflessioni personali/by pierotagliaMarzo mese primaverile portatore di rondini e non solo: è il mese delle lauree. Nel giro delle prossime settimane assisteremo quindi ad uno sbocciare di dottorini (non ancora dottori poichè il titolo di dott. è, ufficialmente, dopo la specialistica).
La sconda laurea importante è quella di Irene, la mia dolce cugella (cugina+gemella), futura antropologa da 110 e lode e baci accademici sparsi. Complimentoni anche a lei, geniale come sempre.
Una laurea già fioccata è quella di mio cugino Marco, 110 e lode in economia: complimenti anche a a lui
Inserire un counter
/in Riflessioni personali/by pierotagliaSe qualcuno vuole aggiungere questo widget basta andarequi e in due semplici mosse avrà il codice pronto da aggiungere alla sua pagina.
Teocrazia
/in Riflessioni personali/by pierotagliaPersonalmente la mia fede è il kung fu che attinge dall’unione di Confucianesimo, Taoismo e Buddismo Zen, ma ritengo valida qualunque idea politica e credo religioso purchè il rispetto sia reciproco e non si leda la mia persona.
Oggi sul corriere è apparso un articolo nel quale il papa inivta i politici cattolici a fare leggi cattoliche (esattamente ha detto di non votare leggi non cattoliche). Ritengo che sia un’affermazione che sfora dai confini della chiesa. Penso che ogni cattolico debba osservare le leggi di Dio nella sua vita privata e obbedire al papa come prescritto dalla sua fede: diverso è il discorso per un politico che non si occupa solo della sua vita, ma della vita di tutti i cittadini del paese che governa e che possono anche non condividere le sue idee religiose. In caso contrario saremmo in una teocrazia dove che è il capo religioso controlla la vita di tutti i suoi sudditi, perchè sudditi è quel che si diventa.
Credo che il ruolo del politico sia di occuparsi di tutti i cittadini e che debba dare loro la possibilità di scegliere: la scelta dovrà poi essere affidata al singolo che, se cattolico, dovrà attenersi alla morale che gli viene prescritta. Nulla deve vietare a singoli individui di compiere delle libere scelte che non danneggino gli altri e se stessi dal punti di vista fisico.
Ci sono cose in cui credo e nelle quali metto passione, ma non obbligherei mai nessuno a condividerle o a sottostare al mio credo ed alle mie scelte.
“io non condivido le tue idee ma darei la vita per far si che tu le possa sostenere” Voltaire
Flickering
/in Riflessioni personali/by pierotagliaHo fatto solo un veloce account ed aggiunto alcune foto per me importanti, anche se manca Amra, il mio coniglio, ma non ho una sua foto bella. In futuro spero di poter aumentare i post sul blog e la mia collezione di foto su Flickr
Evoluzione
/in Riflessioni personali/by pierotagliaHo trovato alcuni siti molto interessanti che prontamente vi segnalo:
In queste settimane spero di riuscire atrasformare il mio piccolo Blog da timoroso bruco a simpatica farfalla, giocando a modificare i CSS e trovando spunti anche nei suggerimenti che spero arrivino numerosi.
Ecco alcune foto della Ebolaindustries:
Una lacrima sul viso
/in Riflessioni personali/by pierotagliaPurtroppo la gara è stata annullata per mancanza d’iscritti ed abbiamo così perso una buona occasione per confrontarci e crescere: ritengo in fatti che osservare gli altri, soprattutto coloro che sono meglio di noi, in un qualche campo, stimoli la nostra crescita, interiore o esteriore.
Questa mia convinzione deriva da una passione per Nietzsche e dalla lettura di uno dei suoi testi più famosi, “Così parlò Zarathustra”: nel testo, diversamente da quello che credono i più, si afferma che le diversità tra gli uomini sono il motore della nostra crescita. L’immagine è quella di una scala: sono sul mio piano e, se non ci fosse nessuno più abile di me, vedrei una distersa piatta; ma esistono persone più capaci di me e loro rappresentano un gradino di una scala che mi spinge a voler salire e migliorare per raggiungere il livello di superuomo.
Alcuni hanno interptetato il “superuomo” come una sorta di Superman. Secondo me, invece, questo concetto è da intendersi più come “arrivare a comprendere tutto”, raggiungere uno stato di quiete che possiamo definire con il cinese Wu Chi, assenza di polarità: conosco tutto e niente, sono un’unica entità in armonia con il cosmo.
Questo è anche lo scopo delle arti mariziali tradizionali: raggiungere una perfetta armonia tra se stessi, tra quello che è la nostra componente interna, fatta di emozioni e di cuore, e la parte esterna, composta di razionalità e muscoli. Raggiunto questo potremo iniziare ad armonizzare noi stessi con il cosmo.
Ogni volta che rifleto su questi concetti mi rendo conto di quanto sia lunga la scala e del fatto che dovrei allenarmi di più, in molte attività e che probabilmente non raggiungerò la vetta, ma non per questo mi abbatto: voglio crescere e non rimanere statico