Le parole del papa dal Brasile

Parlo molto del papa e della religione perchè penso che questa sia un elemento importante nella vita dell’uomo; mi piace confrontarmi con chi ha una diversa visione del mondo e, se posso, ragionare insieme per vedere se ci sono punti di contatto o sbavature nei ragionamenti che sosteniamo. Inoltre adoro la comunicazione e il papa è una figura importantissima e i suoi discorsi sono calcolati e le parole pesate con precisione: analizzarle e discuterne è per me fonte di gioia.

  • la scomunica dei politici: come ho già ripetuto in numersi post, ritengo sia sbagliato: è giusto scomunicare i cattolici che praticano l’aborto, non coloro che approvano una legge. Non tutti sono cattolici e non tutti devono sottostare alla dottrina cattolica.
  • fallimento del marxismo e del capitalismo: in Brasile il presidente è di sinistra, in Venezuela lo stesso: dici ai cittadini che hanno votato male e che le politiche che hanno votato sono un fallimento.
  • la chiesa non fa politica: il commento ideale sarebbe volgare, ma mi terrò sul leggero: è una panzana. La politica è la vita dell’uomo, e, volendo restringere il campo, il suo rapporto con le leggi e con lo stato: la chiesa e i preti hanno sempre dato indicazioni di voto (vedi referendum sulle staminali), minacciato di scomunica alcuni politici, deplorato leggi: se questa non è politica.
  • la bontà dell’evangelizzazione del continente: citiamo la frase intera: “L’annuncio di Gesù e del suo Vangelo non comportò, in nessun momento, un’alienazione delle culture precolombiane, né fu un’imposizione di una cultura straniera”. Questa è una martellata sulle dita: è come andare in un campo di concentramento e dire “su con il morale, non è morto nessuno”. Il continente sudamericano è stato evangelizzato con la spada, le popolazioni sono state sterminate con l’accusa di adorare falsi idoli e falsi dei, in una bolla papale gli indigeni vennero messi sullo stesso piano degli animali, in modo da rendere senza peccato il loro sfruttamento ed il loro omicidio.

Valutando il discorso possiamo vedere come sia indirizzato ai cattolici e questo, dal punto di vista comunciativo è un errore: il Brasile sta perdendo credenti, quindi l’obbiettivo sarà aumentare la base di consenso facendo nuovi proseliti. Un discorso come questo infatti è rivolto a fidelizzare i clienti, cioè esalta chi è già convinto, ma allo stesso tempo, allontana gli indecisi e gli scettici in quanto troppo dicotomico come contenuti: o sei con noi e contro di noi, ed un cliente reagisce male ad una campagna troppo aggressiva.

Sì alle convivenze

Il matrimoni non mi attira, non sono interessato: non penso che un foglio di carta possa dirmi se amo di più o meno la persona con cui vivo la mia vita; non ho bisogno di un’autorizzazione o di una benedizione: mi rispecchio nella convivenza. Sono fidanzato da 5 anni, convivo da 4 e sto meravigliosamente, sono felice: un anello non cambierà i miei sentimenti, nè le mie priorità, nè quello in cui credo.
Inoltre riflettevo sulla chiesa e sul matrimoni e mi sono venute due riflessioni:

  1. i preti, che parlano del matrimonio e della convivenza, cosa ne sanno in realtà? E’ vero che non è necessario avere un esperienza diretta per poter parlare di una determinata questione, ma in questo caso non penso che essi abbiano tutte le competenze per poter affrontare il discorso in maniera esaustiva. Dicono di essere sposati alla fede: è un po’ diverso dallo stare insieme ad una persona fisica, anzi totalemente diverso: no, non penso possano parlarmi del matrimonio.
  2. Uno dei personaggi storici più famosi è nato fuori dal matrimonio e poi cresciuto da una coppia di conviventi: Gesù. Giuseppe e Maria non erano sposati vero? Sicuramente non genererò un nuovo messia, ma se è andata bene per loro, penso che la convivenza andrà benissimo anche a me.

Meraviglie del Web

Non mi spiego come nascano certe meraviglie, come si propaghino le mode: fenomeni banali che attirano inizialmente poche persone e che diventano poi un must per la maggio parte dei navigatori.

Prendiamo il caso di Mosconi. Per chi non lo conoscesse è uno speaker di una piccola emittente veneta con una spiccata tendenza alla bestemmia. I suoi fuori onda sono diventati famosissimi e hanno fatto il giro di YouTube e ora spopola anche sui cellualri.
Adesso, alcuni baldi giovani, hanno fatto un cartone:un tenero orsetto con la voce di Mosconi. (Sconsiglio la visione a tutti coloro che potrebbero sentirsi offesi da uno scroscio di bestemmie: per tutti gli altri ecco il link. ).

Altro esempio sono i Chuck Norris Facts, di cui sono un fedelissimo: frasi impossibili che vedono Chuck Norris compiere gli atti più inverosimili, con una carica comica fortissima. Un fenomeno così grande da essere inserito nei cartoni (Griffin:episodio Boys Do Cry), da essere citato in wikipedia, alla radio, da diventare un libro (“I Fermenti Lattici delle Yogurt di Chuck Norris sono Tutti Morti”, me lo hanno regalato ed è spassosissimo): vi allego alucni fact tratto dal Blog Round House Kicks:

  • Chuck Norris può strappare in due un’autostrada seguendo la linea tratteggiata.

  • Alcuni credono di poter cambiare il proprio futuro. Chuck Norris può cambiare il suo passato.
  • Una volta, a Las Vegas, Chuck Norris ha puntato la ragazza più carina del locale dove si trovava. Ne ha vinte altre 36
  • Chuck Norris può salire su una scala a pioli senza usare le mani. Se si concentra, anche senza usare i piedi.
  • Chuck Norris ha il T9 nel cellulare, ma non lo usa per scrivere. E’ la nuova versione di Terminator.

Musica

Volevo raccontarvi di alcuni artisti e di alcuni album che ho ascoltato di recente e che penso meritino di entrare a far parte delle vostre collezioni:
1) Red Hot Chili Peppers: Stadium Arcadium; meraviglioso CD, ringrazio Giulo per avermelo regalato. Uno dei loro album più belli, suoni intriganti e appassionanti; Sempre dei Red Hot, Live in Hyde Park, un live davvero notevole con i più grandi successi dei RHCP e altre prelibatezze;
2) Tokyo Ska Paradise Orchestra: navigando e girando mi sono imbattuto in questo gruppo giapponese che fa ska: musica simpatica e, per gli appassionati, hanno fatto ska la sigla di Lupin III, di Tetris e di altri videogames; inoltre mi intriga sentire le canzoni giapponesi;
3) l’ultimo album di Simone Cristicchi, vincitore del festival di San Remo: Dall’altra parte del Cancello;
4) Per i più feticisti la colonna sonora di 300, mitica: attenti a metterlo nell’Ipod, potreste formare falangi per strada e cercare persiani da combattere.

Vecchi e nuovi blog

Un caldo bentornato al mio fratellino Giulio, che a ripreso a scrivere sul suo blog! Segnalo inoltre un nuovo blog, dedicato al gruppo teatrale del liceo di desenzano: un gruppo meraviglioso di cui anche io ho fatto parte e nel quele cerco di reintrodurmi appena posso. Ecco qui sotto una foto dei miei anni ruggenti durante la rappresentazione del Decamerone di Boccaccio, la mia ultima rappresentazione

Che bella facoltà!

Sono felice della mia università: oggi sono stato al primo incontro di un seminario sul tema “Semiotica e Cultura”. Oggi in sala Umberto Eco, che terrà il quarto seminario, e come relatore Francois Rastier, direttamente da Parigi. Incontro molto interessante e sull finire una riflessione importante sulla differenza tra testi e documenti, dove ci si trova davanti ad un problema: con la diffusione di internet i documenti aumentano e ciscuno può scrivere praticamente quello che vuole. Qusto porta con se due implicazioni:
1)aumento dell’incertezza, perchè la verità è persa tra le pagine e stabilre quale sia il documento vero risulta difficile
2) è difficile capire quale siano i veri testi perchè non è detto che il documento internet sia identico a quello vero.
Rastier ha portato come esempio quello che è accaduto in Francia durante le elezioni: la pagina di Wikipedia.fr sul nucleare è cambiata circa un centinaio di volte in un ora, per favorire Segolene o Sarkozy a seconda delle idee ambientali.
Spunti interessanti per una riflessione più ampia sulla libertà di stampa e informazione: dove finisce l’informazione e comincia la bugia.

Meravigliosa università, forza discipline semiotiche.

Sicurezza stradale

Navigando ho trovato due bellissimi siti per la sicurezza stradale che meritano di essere visti:

il primo è decismente truce e d’effetto (canadese)

il secondo è secondo me il migliore e quello che riesce di più nell’intento (spagnolo)

Consiglio a tutti di guardare almeno il secondo, fatto in Spagna, fenomenale.

PS in spagnolo “me importa un huevo” significa “non me ne frega niente”

Contro la pirateria, però…

Sono contrario alla pirateria: penso non sia giusto, dal punto di vista etico, rubare qualcosa a qualcuno. Nonostante questo giustifico, in parte, chi lo fa, non è tutto bianco o nero dopotutto e su questo voglio fare solo due considerazioni su un argomento che avrebbe bisogno di un blog tutto per sé data la sua vastità:

1) la pirateria è data in molti casi da prezzi che ormai sfiorano l’assurdo, anche se questa non è una giustificazione: purtroppo, dal punto di vista ideale, penso che se ti puoi permettere una cosa la compri, se no fai a meno: mi piacciono le ferrari, ma questo non giustificherebbe un mio furto di quella macchina, dato che non me la posso permettere. Comunque, secondo me rimane assurdo che un CD costi 20-30 €: la materia prima costa poco e non vedo ragione per un prezzo del genere, diventerà un oggetto da collezione come i vecchi vinili. Questa considerazione mi rende triste perchè mi piacciono i CD, averli belli allineati in casa, da guardare, lo stesso discorso che per i libri e gli e-book;

2)si fa troppo rumore sulla pirateria tramite p2p. Questa pirateria spaventa perchè è on-demand, mentre prima, se volevo farmi la mia bella vidocassetta, dovevo aspettare che mediaset o sky mandassero in onda il film e premere rec sul videoregistratore; la stessa cosa per la musica registrata dalla radio, o per i programmi che passa il collega di lavoro;

3)Senza la piratera molte esperienze diverrebbero elitarie, e questo mi da più fastidio del punto 1. Ad esempio sono diventati elitari molti dei concerti, dove un biglietto costerà 177 € : con due rapidi conti se ora il biglietto costa sui 150 e siamo nel 2007, nel 2015 un concerto costerà un rene, forse un po’ troppo.

So che avevo detto due punti, ma il terzo è cresciuto da solo.

Coca Cola compie gli anni

La Coca Cola compie 120 anni, una cifra notevole per un prodotto che inizialmente era a base di cocaina e serviva come tonico: del sano doping per tenere attenti i bambini, bevete coca-cola e i vostri figli non prendranno sonno e saranno produttivi e agitati. Oggi il sapore della coca è rimasto (infatti si tolgono gli alcalodi e si tiene il sapore della pianta), e si è sostituita la sostanza ecitante con zucchero o caffeina.

La coca-cola ha il merito di aver portato babbo natale nel nostro immaginario collettivo, se non addirittura di averlo creato completamente: è merito delle sue pubblicità se oggi, quando sentiamo “Babbo Natale”, pensiamo ad un signore grasso vestito di rosso, con una slitta tiratata da renne.
Infatti, Babbo Natale, nasce in origine come San Nicola: un vescovo, vestito rosso e cappello a punta, anziano, buono e con una particolare attenzione verso i bambini. San Nicola non è svanito completamente dato che ancora oggi, in alcune località, è il santo e non Babbo Natale a portare i regali. Il buon san Nicola viene dunque unito alla mitologia nordica, dove esiste uno gnomo, con una slitta trainanta da vari animali, che porta doni: dall’unione di questi personaggi la Coca-cola crea l’immagine del “nostro” Babbo Natale verso il 1940.
Buona parte del nostro immaginario natalizio è opera della mente di alcuni pubblicitari e di una bevanda gasata, e ciò è abbastanza triste. Spero di non scoprire un domani che Santa Lucia è un invenzione di Mac Donald: potrei mettermi a piangere.

Family Nights

Come potete vedere ho aggiunto una piccola immagine sulla sinistra che rimanda ad un sito interessante e ad un’interessante iniziativa: accendere una candela la sera del 12 maggio, il giorno del “Family Day”, per ricordare le altre famiglie, quelle non considerate nella manifestazione di sabato, quelle dei conviventi.

Aderisco.