In questi giorni ho trovato anche il tempo per leggere un libro davvero esilarante: Più rispetto, che sono tua madre, di Hernan Casciari, edito da Salani. Consiglio di leggerlo dopo essere andati in bagno, pena farsela addosso. Sconsigliata la lettura in pubblico, continuavo a ridere e i passanti mi guardavano come se fossi matto. Ecco l’introduzione e due brani:
Mirta, 52 anni, la madre, è quella che racconta; Zacarias, il marito, un po’ manesco, secondo lei discende direttamente dal rinoceronte; Nacho, il figlio maggiore, per lei è praticamente perfetto finché non scopre che è gay; l’altro figlio, Caio, si innamora di una donna di 20 anni più vecchia di lui; Sofi, 14 anni, lascia allibita la madre con le proprie competenze sessuali; e poi c’è il Nonno, che fugge con la fidanzata cinese e l’erba di Caio…
Due Brani:
“Prima di essere madre sono una donna e, come tale, ci sono cose che colgo al volo. Così sono uscita di corsa per farle vedere a mio marito: «Guarda, tua figlia!» gli ho detto. «S’è messa il pizzo sulle mutande».
«E allora?» mi fa Zacarías.
«Allora la bambina fa sesso, pezzo d’un cretino!» gli grido per svegliarlo. «Se una ragazza cuce del pizzo sulle mutande è perché qualcuno gliele guardi! Ergo, tromba!»
Zacarías, sempre più sprofondato in stato vegetativo, mi fa: «Ma chi sei? Il tenente Colombo?»”
«Papà, te l’ho già detto: niente violenza in questa casa» gli ha spiegato per la quinta volta «Se vuoi che il Caio si ravveda, carca di parlargli. Non tirargli roba in testa». «Io non sono bravo con le parole Ignacio», si lamenta mio marito, «ma in compenso ho una buona mira. Ho educato i miei tre figli a sassate, non puoi chiedermi adesso di cambiare i miei metodi pedagogici…».
BSB
/in Riflessioni personali/by pierotagliaForti del valore dell’euro sul dollaro e del fatto che qui scarpe e vestiti costano un terzo che da noi, con tutto quello che abbiamo comprato abbiamo fatto inalzare di 4 punti il Pil del Colorado.
Nike + iPod
/in Riflessioni personali/by pierotagliaOggi ho ricevuto un regalo che per me è stupendo: Nike + iPod. Si tratta di due accessori per l’iPod ed è rivolto agli amanti della corsa. Da un lato abbiamo un piccolo accelerometro (sensore da inserire nella scarpa) e dall’altra un ricevitore da inserire nel vostro iPod: i due ogetti comunicano tra loro e ti forniscono informazioni sulla velocità, sulle calorie e su tanti altri piccoli dettagli.
Inoltre ci si può collegare al sito della nike dove si possono fare delle gare (in base ai risultati) con amici e persone distanti, oppure monitorare i propri progressi: il tutto si chiama iCorro.
La nike dice che ci vogliono le scarpe apposta, ma, leggendo in giro, ho visto che non c’è ne bisogno, esistono varie possibilità, ne elenco solo due:
1) ricavare una tasca nella suola della scarpa;
2) mettere il sensore nel calzino dove c’è la linguetta;
L’orso
/in Riflessioni personali/by pierotagliaPer la cultira nativa americana troviamo vari riferimenti all’roso: per i Sioux l’orso era dotato di grande memoria. I Navajo lo chiamavano come testimone per i giuramenti solenni. E’ inoltre simboleggia la forza e l’energia e, di conseguenza, anche il coraggio e la velocità. L’orso rappresenta una degli archetipi delle divinità ed è adorato sin dai tempi dell’uomo di neanderthal. E’ legato alla luna e all’elemento terra. Inoltre è uno dei pochi animali che non si alscia spaventare dall’uomo e che, se provocato, può diventare distruttivo e sanguinario.
Per molte culture l’orso è anche simbolo dell’introspezione: infatti si ritira in una grotta, quasi a voler analizzare tutti gli eventi che gli sono accaduti durante l’anno. Sembra chiudersi in un lungo silenzio, in un grande vuoto, nel quale cerca le risposte alle sue domande. L’orso si ritira in inverno per rinascere a primavera: solo nella calma si può ascoltare la voce del nostro essere più intimo. Da questa consapevolezza ed intropsezione deriva anche la capacità di condurre, la leadership.
Zio Steve
/in Riflessioni personali/by pierotagliaUna di quelle persone speciali, sulle quali puoi contare e che non smettono mai di stupirti per la loro genialità, per la loro simpatia e per la gioia stessa che emanano quando ci si incontra.
Una serata passata a chiaccherare di mille argomenti, come se non abitassimo in continenti lonatni, ma come persone che sono sempre rimaste vicine.
Sicuramente saranno quattro giorni stupendi
Taos Pueblo
/in Riflessioni personali/by pierotagliaDurante il viaggio abbiamo fatto una lunga sosta a Taos, per vedere la piazza e il pueblo.
Il pueblo è meraviglioso, un estensione della terra stessa. Le case sono in fango e paglia, di colore rosso, ma che da vicino mostrano i piccoli puntini gialli dei fili di paglia, e le porte sono turchesi, un contrasto stupendo che ti riempie gli occhi.
Mi sono fermato a parlare con due nativi americani che mi hanno raccontato della storia del pueblo e del perchè si usi il turchese come colore e come pietra per fabbricare gioielli: nella loro cultura al turchese sono attribuiti proprietà curative e protettive, soprattutto nei confronti dei serpenti.
Siamo stati fortunati perchè ora il pueblo resterà chiuso per un mese, per una festività. Anche questo luogo è carico di emozioni, così come attraversare il new mexico fino al colorado: strade infinite, con lo sguardo che si perde e quando scendi dalla macchina per guardare l’orizzonte infinito, il silenzio riempie lo spazio e ti circonda, in un abbraccio al quale io non sono abituato.
Per gli amanti della palestra
/in Riflessioni personali/by pierotagliaUn libro immenso, ricco di bellissime fotografie delle palestre e dei culturisti delgi ani 70, dove gli atleti erano fisicamente proporzionati, senza raggiungere le dimensione dei mostri che vediamo oggi.
Ricco di dettagli sull’allenamento, sulla routine delle pose, sull’alimentazione e su altri piccoli dettagli che non possono mancare per gli appassionati della palestra
Più rispetto, che sono tua madre
/in Riflessioni personali/by pierotagliaMirta, 52 anni, la madre, è quella che racconta; Zacarias, il marito, un po’ manesco, secondo lei discende direttamente dal rinoceronte; Nacho, il figlio maggiore, per lei è praticamente perfetto finché non scopre che è gay; l’altro figlio, Caio, si innamora di una donna di 20 anni più vecchia di lui; Sofi, 14 anni, lascia allibita la madre con le proprie competenze sessuali; e poi c’è il Nonno, che fugge con la fidanzata cinese e l’erba di Caio…
Due Brani:
“Prima di essere madre sono una donna e, come tale, ci sono cose che colgo al volo. Così sono uscita di corsa per farle vedere a mio marito: «Guarda, tua figlia!» gli ho detto. «S’è messa il pizzo sulle mutande».
«E allora?» mi fa Zacarías.
«Allora la bambina fa sesso, pezzo d’un cretino!» gli grido per svegliarlo. «Se una ragazza cuce del pizzo sulle mutande è perché qualcuno gliele guardi! Ergo, tromba!»
Zacarías, sempre più sprofondato in stato vegetativo, mi fa: «Ma chi sei? Il tenente Colombo?»”
«Papà, te l’ho già detto: niente violenza in questa casa» gli ha spiegato per la quinta volta «Se vuoi che il Caio si ravveda, carca di parlargli. Non tirargli roba in testa». «Io non sono bravo con le parole Ignacio», si lamenta mio marito, «ma in compenso ho una buona mira. Ho educato i miei tre figli a sassate, non puoi chiedermi adesso di cambiare i miei metodi pedagogici…».
Santa Fè
/in Riflessioni personali/by pierotagliaLa città è molto bella, sopratutto le vie principali, ricche di negozietti dove trovare sopratutto oggetti d’argento e arte: ho visto quadri e fotografie bellissime. Ad esempio stamattina abbiamo visitato il museo di Georgia O’Keeffe, una delle più grandi artiste degli USA. Interessante: devo ancora decidere quanto mi è piaciuto, certe opere meritano, altre mi hanno lasciato indifferente.
La via principale è piena di piccole gallerie d’arte, ma la via dell’arte è Canyon road, dove si concentrano tutte le gallerie degli artisti: sicuramente anche questa merita una visita.
Abbiamo mangiato benissimo, in maniera superlativa, appena mi ricordo i nomi dei ristoranti li posto: mio papà ha mangiato delle ostriche fritte su un letto di riso al gelsomino e ananas, mentre io ho preso fish & chips, ma non ne avevo mai assaggiati di così buoni, la pastella era spettacolare.
Roswell
/in Riflessioni personali/by pierotagliaDurante il viaggio abbiamo capito perchè gli alieni sono caduti a Roswell: non esistono aree di servizio e anche noi ci siamo dovuti fermare lungo la strada. Se avessimo avuto un astronave anche noi, probabilmente, saremmo precipitati in un campo di grano.
La cosa più simpatica era all’esterno, dove i pali della luce erano rimpiazzati dalle teste di alieni e nello shop, dove mi sono comprato per 50 cents l’uno 4 bamboline di plastica aliene che ho battezzato: lilo, stitch, plikly e jumba.
Sciopero fiscale
/in Riflessioni personali/by pierotagliaAnche da oltreoceano le idee della lega in fatto di politica mi fanno sempre rabbrividire. L’idea dello sciopero fiscale, tanto baldanzosamente annunciata, è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità di capire quale sia il ruolo del politico: un servitore dello stato e dei cittadini che incita contro di esso è pura follia. Siamo all’asilo: tu non mi sei simpatico e ti faccio i dispetti
A questo punto paga le tasse solo chi ha votato per chi ha vinto: facendo un rapido calcolo, dato che siamo sul 50 e 50, avremo un raddoppio delle tasse. Infatti le entrate devono rimamere entro un tot, e se dimezzo la base da cui attingere il conto è facile.
Se poi alla fine, venisse messo in atto, a rimetterci sarebbero sempre i poveri che credono e ubbidiscono alle parole dell’imbonitore: se qualcuno, infatti, non pagasse le tasse in forma di protesta, si troverebbe oltra al fatto di dover pagare la tassa più la mora, anche la multa per l’evasione (elemento sacrosanto la punizione dell’evasore, a uova in faccia sulla pubblica piazza bisognerebbe prenderli), mentre i membri del carroccio ridono e ne pensano altre.