Giornata meravigliosa nel più vecchio parco naturale del mondo. L’area completa di questa zona stupenda è di 8.980 km: praticamente come tutto l’Abruzzo (1000 km di differenza). Contiena la maggior parte dei gayser esistenti al mondo, è patrimonio dell’unesco e contiene un gran numero di animali selvatici.
Bellissimo appena arriviamo al parco: i ranger sono proprio quelli dei cartoni di Yoghi e Bubu.
E’ difficile descrivere a parole quello che ho visto e penso che le immagini siano possano rendere di più:
Una delle immagini dell’america, il bisonte nella prateria. Ho incontrato molti di questi giganti pelosi, tenendomi sempre alla dovuta distanza;
Il cervo con il suo harem. Al tramonto abbiamo visto due maschi con i rispettivi harem. Con le mamme c’erano i piccoli nati a marzo, dolcissimi e tenerissimi
Il più famoso uccello d’america. L’aquila dalla testa bianca, simbolo degli stessi USA. Meraviglioso rapace da osservare in silenzio rimanendo incantati per la sua eleganza.
L’icona di Yellowstone, i geyser. Ne abbiamo visti tantsissimi, di ogni forma e dimensione. Veramente una meraviglia.
La bellezza dei geyser non stà solo nei getti d’acqua, molti geyser non eruttano, ma nelle pozze che si formano: azzurri specchi che scottano
Ma non sono solo azzurri, stupendi colori contornano questi angoli di cielo. Colori che sembrano innaturali: bianchi, rossi, gialli e neri circondano questo spettacolo mentre il vapore si solleva creando un alone di mistero
Fine della gita a Yellowstone
/in Riflessioni personali/by pierotagliaOggi è stato l’ultimo giorno nel parco. Domani si parte per l’ultima parte del viaggio: San Francisco. Sveglia alle 5, scalo a Denver e via verso la citta finale (detto così sembra l’ultimo livello di un gioco: il mostro finale, San Francisco).
Oggi giornata spesa tra mandrie di bisonti che si cullavano in mari d’erba gialla, cervi che si mettevano nei giardini delle case come se fossero animali domestici (tesoro porti tu oggi fuori il cervo a fare pipì?) e coyote che mangiavano cavallette con estremo gusto.
Purtroppo nessun orso: lo abbiamo mancato di poco. Ne era stato avvistato uno, ma siamo arrivati 10 min in ritardo e ce lo siamo persi. Nemmeno un alce: nel parco ce ne sono 200 e tutti solitarie.
Nel pomeriggio abbiamo fatto una visita nell’ade: pozze di fango maleodorante ma bellissime. Si passava dall’odore di zolfo a quello di uova marce. Tapparsi il naso e pensare solo alla vista che si beava di meravigliose creazioni di fango.
Sono felicissimo che manchino solo 3 giorni: la vacanza è troppo lunga.
Tabacco da sputo
/in Riflessioni personali/by pierotagliaStamttina siama andati in un supermercato a comprare tutto il necessario per pranzare a Yellowstone: panini, frutta affettati….
Ad un certo punto a me e Giulio l’occhio cade sul tabacco da sputo: siamo in america, nel montana, terra di cowboy e cosa c’è di più cowboy che masticare tabacco e sputarlo?
Abbiamo comprato una busta di tabacco da masticare.
Messo in bocca.
Pizzica. Sembra di masticare sigarette. La salivazione aumenta e iniziamo ad assomigliare a dei lama: suoni da film, ptui, ptui a raffica.
Acqua e cicche alla menta riequilibriano il tutto e salvano il nostro palato.
Nel pomeriggio abbiamo riprovato con migliori risultati. Comunque è una cosa che non farei mai normalmente: il sapore in bocca rimane per ore.
Yellowstone
/in Riflessioni personali/by pierotagliaGiornata meravigliosa nel più vecchio parco naturale del mondo. L’area completa di questa zona stupenda è di 8.980 km: praticamente come tutto l’Abruzzo (1000 km di differenza). Contiena la maggior parte dei gayser esistenti al mondo, è patrimonio dell’unesco e contiene un gran numero di animali selvatici.
Bellissimo appena arriviamo al parco: i ranger sono proprio quelli dei cartoni di Yoghi e Bubu.
E’ difficile descrivere a parole quello che ho visto e penso che le immagini siano possano rendere di più:
Wyoming
/in Riflessioni personali/by pierotagliaPer la precisione siamo a Cody, terra natia di Buffali Bill, il leggendario eroe, colui che ha creato l’idea del west così come lo conosciamo noi. Girando per il mondo con il suo circo ha portato l’immagine del selvaggio west con indiani, bisonti, cavalli e pistoleri infallibili.
La città è piccola, ma carina, ed il museo su Buffalo Bill merita davvero una sosta di almeno un paio d’ore.
In questi giorni ci inoltreremo nel parco di Yellowstone, alla ricerca di Yoghi e Bubu
Awesome
/in Riflessioni personali/by pierotagliaCome altro potrei descrivere la macchina di Glen e la sua X-Box 360? Una parola: Awesome (òosom).
Un subwoofer dalle dimensioni ciclopiche spunta dal bagagliaio e mostra tutta la sua potenza: boom boom boom, ogni colpo dei bassi e una cannonata. Una vibrazione che ti sconquassa e ti attraversa tutto il corpo, facendoti vibrare le ossa ed il sangue.
Noleggiato il gioco iniziamo a giocare, Gears of War, con la X-Box su un maxi schermo HD. Sembra un film, la qualità video è strabiliante: come il film di final fantasy.
Sparare agli alieni con questa console strabiliante:
Awesome
Laser War Games
/in Riflessioni personali/by pierotagliaMa andiamo con ordine. Dopo una cenetta leggera andiamo in una sala giochi per diverirci con i War games: andiamo a spararci con le pistole laser.
Due gruppi, i Blu e i Rossi. Adrenalina, voglia di divertirsi e tanta euforia per questa nuova esperienza.
Il primo cobattimento ci vede inesperti: più che uccidere veniamo uccisi, ma come prima esperienza è molto divertente (io e giulio abbiamo rischiato di prendere a calci le persone che sbucavano fouri dagli ancgoli, ma ci siamo trattenuti).
Secondo turno: nel teatro di guerra ci siamo solo noi: Squadra Rossa, zio Steve, Daniel e Glen; squadra Blu, I Tagliapietra, Gigi, Giulio ed Io. La squadra blu perde, ma ma il divertimento è assicurato. Io e Giulio facciamo coppia e andiamo via insieme, due perfetti marines.
Terzo turno: squadra al completo, tutti insieme contro il mondo. Una vittoria schiacciante della squadra. Giulio fa da esca: snida i cecchini e si fa inseguire: io e Glen lo copriamo e mentre scappa uccidiamo dall’alto. In questo turno tra me, Giulio e Glen non una parola, solo segni e fischi, non facciamoci sentire dal nemico. Papà si dimostra un vero cecchino, nascosto attende il passaggio degli avversari e implacabilmente colpisce. Zio Steve e Daniel vanno a caccia.
Sudati e stanchi, al limite della felicità, a mezzanotte torniamo a casa
Camminata a 4233 Metri
/in Riflessioni personali/by pierotagliaPomeriggio in cima al mondo: un trenino ci porta fino in cima alla Peakes Pike, la montagna delle tempeste. Durante la salita, che procede lenta e continua, una marmotta ci guarda e, mentre siamo fermi ad espettare il passaggio del treno in discesa, la nostra piccola amica decide di avvicinarsi in cerca di cibo: non ero mai stato così vicino ad una marmotta: era a un metro.
In cima i 4000 si fanno sentire: le gambe formicolano e alcuni hanno mal di testa. Il panorama però è stupendo: si riescono a vedere i confini del colorado: un enorme montagna con davanti una sconfinata pianura.
Garden of Gods
/in Riflessioni personali/by pierotagliaNel parco poi, rocce rosse, dalle forme acute, dei grandi triangoli che lasciano passare spiragli d’azzurro, formando un quadretto stupendo.
Una camminata tranquilla mentre ci si perde nella geometria e nel colore
Tagliatelle e Tiramisù
/in Riflessioni personali/by pierotagliaAnche io ho contribuito, girando la manovella della macchina per tirare la pasta: tutta la tribù in viaggio ha fatto qualcosa, c’era chi teneva le tagliatelle, chi preparava la pasta, chi spiegava il procedimento e chi faceva solo casino.
Per ricordare che siamo interra straniera, e su richiesta pressante dei giovani (che qui al ristorante non possono bere alcolici fino ai 21 anni, a me ogni volta che ordino la birra chiedono il passaporto), lo zio ha preparato uno dei suoi migliori cocktail: il Margarita. Abbiamo quindi mangiato le tagliatelle bevendo Margarita, un mix insolito ma simpatico, unione tra due culture.
iWork & iLife
/in Riflessioni personali/by pierotagliaCome sapete sono un drogato di Mac, il computer, non il panino del Mac Donald.
Dato che in famiglia abbiamo quasi tutti un Mac non ci siamo lasciati scappare l’occasione di acquistare i nuovi iLife & iWork.
Per ora ho solo dato un occhiata, ma i cambiamenti sono notevoli:
Migliorati notevolmente iPhoto e iMovie, con un interfaccia nera per vedere meglio le immagini e i filmati. iWeb presenta nuove opzioni, prima tra tutte la possibilità di mettere widget automaticamente nelle pagine web.
Pages e Keynote erano già superlativi, ma ora sono migliorati. Hanno aggiunto un infinità di modelli, migliorto anche in questo caso l’interfaccia ed i comandi.
La vera novità è rappresentata da Nubers: excel con gli steroidi. Anche qui ho dato una sbirciata, ma si presenta in maniera favolosa. Ovviamente è compatibile con i fogli di lavoro excel, sublime.
Vi terrò aggiornati sulle funzionalità di questi software appena ci lavoro e le scopro.