Mojito

Ecco a cosa serve la menta sul mio davanzale: per fare un buon mojito non puoi fare a meno della menta fresca. Qui a lato potete vedere il mio primo mojito di stagione fatto in casa, l’ideale sarà tra alcuni mesi, con il caldo.

Secondo me è uno dei migliori cocktail al mondo, ma dipende da come viene fatto e se la menta è fresca. Ho iniziato ad apprezzare questa bevanda durante un viaggio di alcuni anni fa a Cuba, patria del Rum e di questa nettare divino: l’ho bevuto anche alla Bodeguita del Medio, locale storico dell’Havana che lo preparava ad Hemingway.
Se volete provarlo è molto facile da preparare. La ricetta che uso io prevede:
– mezzo lime tagliato a pezzi non troppo piccoli
– menta (foglie e gambo)
– uno cucchiaio di zucchero di canna
– ghiaccio tritato
– rum bianco (io preferisco l’Havana Club invecchiato 3 anni)
– acqua gasata
Con un pestello di legno schiacciate in un bicchiere tipo long drink il lime, la menta (importante è mettere anche i ramoscelli che sono molto saporiti) e lo zucchero. Aggiungete il ghiaccio ed il rum. infine sopra uno spruzzo di selz (io uso dell’acqua gasata, me spesso e volentieri ne faccio a meno). Infilate una cannuccia, mescolate un attimo.
Bevete un sorso e guardate compiaciuti il bicchiere
Se avete altre ricette o variazioni sul tema…
Secondo me questo batterà il post di Daniel sul Chimichanga

La primavera sul mio Balconcino

La primavera sta arrivando, timidamente, ma inizia a fare capolino.

Lo si vede dal mio davanzale, dove le mie piante aromatiche rispuntano: da sinistra abbiamo della maggiorana, un timido basilico in difficoltà e una fondamentale pianta di mentuccia, il perchè nel prossimo post

Ciao Joulie@

Oggi Jouli@ se ne andata, lasciando dietro di se una casa più vuota e silenziosa e delle lacrime sui volti di chi la conosceva

L’avevo già salutata, con una delle nostre chiaccherate silenziose, fatte di abbracci mentre stavamo tutti e due sdraiati terra, delle coccole che parlavano di una grande serenità che sapeva trasmettere.

Mi mancherà sicuramente tantissimo e in queste settimane mi dimenticherò che è scomparsa e aspetterò il suo abbaiare al suono del campanello, la cercherò sul pianerottolo la domenica mattina prima del corso istruttori.

Lascia un vuoto che al momento non voglio che venga colmato, non voglio sostituirla con un altro cane. Penso che la perdita di qualcosa d’importante alla quale sei molto affezionato, per la quale nutri un profondo affetto, che i lutti, per quello che era un membro del nostro branco vadano elaborati.

Voglio dare il giusto spazio al suo ricordo, accettare il fatto che non c’è più, sicuramente una cosa più facile a dirsi che a farsi.

Berlusconi: un grande ritorno

Se ne sentiva un po’ la mancanza, di queste frasi, sparate un po’ così per fare allegria…

Berlusconi: Contro la precarietà? Sposare mio figlio o un milionario

Erasmus ed Università Italiana

Rende tristi leggere questo articolo di repubblica che mostra i risultati di un indagine su 1500 studenti stranieri: Università e strutture fatiscenti, docenti non all’altezza, lingua inglese sconosciuta, problemi burocratici, difficoltà nel reperire informazioni.

Alla fine dell’esperienza, di 1500 studenti, solo 900 tornerebbero ad occhi chiusi nel Belpaese.
Non facciamo di tutta l’erba un fascio, a me piace la mia facoltà e ne sono soddisfatto, anche se burocrazia e reperimento informazioni sono spesso problematiche. Ci sono poli d’eccellenza o docenti d’eccellenza, ma la situazione generale non è delle più rosee.
Al momento posso dire solo i problemi e non ho soluzioni, se non incentivare un ricambio all’interno dell’università su base meritocratica/abilitocratica: se un docente non è in grado di svolgere bene il suo lavoro, perchè troppo occupato a fare altro o perchè non interessato o non in grado d’insegnare (ci sono persone intelligentissime che non sono in grado di spiegare e bisognerebbe che accettassero il loro limite o che si adoperassero per migliorare), lo si sposti sulla ricerca e al suo posto subentri un altro docente o ricercatore o un assistente.

Lo scafandro e la farfalla

Ieri sera sono andato al cinema ed ho visto un film stupendo: lo scafandro e la farfalla, uno di quei film da vedere assolutamente al cinema.

Una regia particolare, artistica, capace di trasportare nella vita del personaggio, tanto da provocare una sensazione di claustrofobia in alcune scene e di far sentire liberi in altre.
Penso che Laura ne faccia una stupenda recensione, sia del film che del libro da cui è tratto.

Coelho e i libri gratis

Leggo con piacere una notizia sul corriere: Paolo Coelho è a favore della pirateria, anzi, è lui stesso ad indicare sul suo blog i siti dove è possibile scaricare i suoi libri gratuitamente. Perchè questo?

Lo scrittore sostiene che la pirateria è il nuovo passaparola, che gli permette di vendere di più in quanto la sua opera si diffonde maggiormente: ad esempio in Russia non vendeva molto, ha trovato un sito che permetteva di scaricare gratuitamente il suo libro in russo, ha venduto 10 milioni di copie.
E’ un bello spunto di riflessione sul futuro di cinema, musica e libri. Ho già detto come non si vendano gli oggetti in sé, ma le esperienze, le emozioni che questi portano me il discorso si amplia.
Penso soprattutto alla pirateria dei film, che sta vivendo secondo me un grande cambiamento, come quello che è stato per i beni d consumo quotidiani: una volta potevi scegliere la ford di “qualunque colore, basta che sia nero”, mentre oggi vai su un sito e scegli interni, colori accessori etc. La stessa cosa vale per il cinema: una volta c’era una locandina, un trailer/teaser e un film che poteva essere una boiata pazzesca o il miglior film della storia. La pirateria ti permette di scegliere, di capire se quello che stai andando a vedere è una boiata o un prodotto notevole: una volta ci volevano alcune persone che andassero a vedere il film e che con il passaparola dicessero com’era il film; ora non c’è nemmeno bisogno di quelle persone che vadano in sala. Non penso che qualcuno scaricherebbe “Lo scafandro e la farfalla”, ma se lo facesse, penso che poi andrebbe anche a vederlo al cinema.
Non si può pensare di produrre qualunque film, cd o libro e sperare che con della bella pubblicità si riesca a vendere, se il tuo prodotto fa schifo non lo vendi, soprattutto oggi, dove il tuo prodotto si diffonde in anteprima sulle reti p2p.

Pubblicità premiate a Cannes

Ecco una carrellata delle pubblicità che hanno vinto a cannes nel 2007: il grand prix è andato ad Evolution, della Dove, xhe già conoscevo. Mi sono piaciute molto le pubblicià di Amnesty international.
Da sottolineare che la maggior parte delle pubblicità che hanno raggiunto le vette della classifica erano di natura ironica e il pubblico in sala stasera ha riso a lungo. Un testo divertente si ricorda meglio di uno che elenca le mere caratteristiche si un oggetto.





Imparare il giapponese con i Manga

Oggi ho trovato un bel libro alla feltrinelli: Il giapponese a Fumetti, imparare la lingua attraverso lo studio dei manga. Un modo divertente per imparare una lingua: per gli amanti degli animè è una manna, ritroverete infatti tutte le espressioni tipiche e riuscirete a seguire meglio i cartoni in lingua originale

Per gli appassionati del genere è una bella idea regalo

Bookepedia

Sei un lettore vorace? Vorresti tenere in ordine i tuoi libri, catalogarli ma non vuoi usare Excel perdendo ore? Hai un Mac?

La soluzione è Bookpedia, un simpatico software con interfaccia iTunes. Molto bello e semplice: si ha la possibilità di cercare i propri libri su vari database (per citarne alcuni Amazon, Bol), puoi gestire i prestiti (in modo da non dimenticare che cosa hai prestato e chi) e si possono aggiungere altre tag come note (se hai tanti libri puoi mettere la posizione in casa). Il costo è di 12.56 euro, dato che la versione di prova permette di inserire solo 10 titoli. 
Esiste un software analogo per i dvd: dvdpedia. Altri software per mac su macupdate
Ecco uno screenshot