Un mix di riflessioni che non sono direttamente collegate con il mondo della comunicazione

Santa Fè

Giornata dedicata completamente alla isità di Santa Fè, la prima cittadina USA ad essere dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

La città è molto bella, sopratutto le vie principali, ricche di negozietti dove trovare sopratutto oggetti d’argento e arte: ho visto quadri e fotografie bellissime. Ad esempio stamattina abbiamo visitato il museo di Georgia O’Keeffe, una delle più grandi artiste degli USA. Interessante: devo ancora decidere quanto mi è piaciuto, certe opere meritano, altre mi hanno lasciato indifferente.

La via principale è piena di piccole gallerie d’arte, ma la via dell’arte è Canyon road, dove si concentrano tutte le gallerie degli artisti: sicuramente anche questa merita una visita.

Abbiamo mangiato benissimo, in maniera superlativa, appena mi ricordo i nomi dei ristoranti li posto: mio papà ha mangiato delle ostriche fritte su un letto di riso al gelsomino e ananas, mentre io ho preso fish & chips, ma non ne avevo mai assaggiati di così buoni, la pastella era spettacolare.

Roswell

Oggi tappa intermedia a Roswell, cittadina che si è creata una fama per l’ipotetico atterraggio di una nave aliena nel 1947. Abbiamo visitato il museo degli UFO e sono rimasto un po’ deluso: tutto altamente chitch, per non dire pattone: ma gli americani adorano questo genere di cose.

Durante il viaggio abbiamo capito perchè gli alieni sono caduti a Roswell: non esistono aree di servizio e anche noi ci siamo dovuti fermare lungo la strada. Se avessimo avuto un astronave anche noi, probabilmente, saremmo precipitati in un campo di grano.

La cosa più simpatica era all’esterno, dove i pali della luce erano rimpiazzati dalle teste di alieni e nello shop, dove mi sono comprato per 50 cents l’uno 4 bamboline di plastica aliene che ho battezzato: lilo, stitch, plikly e jumba.

Sciopero fiscale

Anche da oltreoceano le idee della lega in fatto di politica mi fanno sempre rabbrividire. L’idea dello sciopero fiscale, tanto baldanzosamente annunciata, è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità di capire quale sia il ruolo del politico: un servitore dello stato e dei cittadini che incita contro di esso è pura follia. Siamo all’asilo: tu non mi sei simpatico e ti faccio i dispetti

A questo punto paga le tasse solo chi ha votato per chi ha vinto: facendo un rapido calcolo, dato che siamo sul 50 e 50, avremo un raddoppio delle tasse. Infatti le entrate devono rimamere entro un tot, e se dimezzo la base da cui attingere il conto è facile.

Se poi alla fine, venisse messo in atto, a rimetterci sarebbero sempre i poveri che credono e ubbidiscono alle parole dell’imbonitore: se qualcuno, infatti, non pagasse le tasse in forma di protesta, si troverebbe oltra al fatto di dover pagare la tassa più la mora, anche la multa per l’evasione (elemento sacrosanto la punizione dell’evasore, a uova in faccia sulla pubblica piazza bisognerebbe prenderli), mentre i membri del carroccio ridono e ne pensano altre.

White Sands Desert

Se non fosse per il caldo sembrerebbe di essere in montagna. Un emozione fortissima mentre camminiamo per queste dune si sabbia bianca, fatte di gesso, ma che dalla strada potrebbe essere neve.

Un panorama da mozzare il fiato e un silenzio che ti avvolge completamente.

L”occhio è estupito e abbiamo iniziato a fotografare ogni cosa, per cercare di trattenere tutta questa bellezza.

Anche il tatto è stato coinvolto: due fratelli non possono resistere al richiamo di un rotolamento giù per le dune di sabbia. Ben presto il divertimento coinvolge tutti i giovani del gruppo: c’è chi spinge e chi tira, chi rotola e chi sputa la sabbia.

Se doveste viaggiare per il New Mexico, cercate di far entrare questo sito nel vostro intinerario: domani mattina alle 7, appena apre il parco, saremo ancora li, per vedere ancora il bianco prima che il sole arroventi tutto.

Lago di Elephant Butte

Oggi abbiamo iniziato un piacevole viaggio attraverso il New Mexico: partenza alle 8, verso il sud dello stato.

Sfilando tra pianure interminabili siamo arrivati al lago di Elephant Butte: in mezzo al nulla si erge una piccola località intorno a quello che è il lago più grande del New Mexico. Dato che i termometro segna i 38 gradi (per fortuna caldo secco e quindi sopportabilissimo)e il lago è azzurra decidiamo di tuffarci senza alcun ripensamento: via con i costumi e subito i acqua.

Un bagnetto per 40 minuti, il tempo di asciugarsi al sole e poi via di nuovo.

Il lago offre un panorama notevole, ma quello che più impressiona è tutto il viaggio: lo sguardo può vagare libero su queste pianure, su questi mari di terra e cespugli che sembrano non finire mai. Da noi lo sguardo incontra sempre qualcosa, una casa o una costruzione, qui no. Solo al mare possiamo perderci nell’orizzonte, mentre qui avviene anche sulla terra: un emozione forte.

New Mexico: Giorno 1

Ogi abbiamo iniziato a riprenderci dal viaggio di ieri: una ricca colazione seguita da un ulteriore pennichella è stata fondamentale.

Nel pomeriggio siamo andati al museo dei nativi americani, a vedere manufatti e a cercare d’imparare qualcosa. Molto bello: il museo non si concentra solo sulla storia antica del popolo pellerossa, ma mostra anche in che direzione si sta muovendo e la sua produzione artistica recente: molto belli i quadri degli artisti nel museo.

Oltre alle opere d’arte abbiamo assistito ai balli e ai canti tradizionali: anche questo molto coinvolgente. L’avvenimento più interessante è stato però il discorso finale del presentatore/capo indiano: siamo tutti parte del mondo, siamo sì diversi, ma un unica cosa. Dobbiamo rispettarci e vivere in pace, perchè siamo tutti necessari, siamo tutti fondamentali per la sopravvivenza di questo nostro bellissimo mondo.

Un bello spunte per molte riflessioni, soprattutto se pronunciato negli USA.

New Mexico

Da stasera orologi indietro di due ore, a confondere definitivamente il mio orologio biologico: siamo in New Mexico, terra degli indiani, nativi americani, e di stupendi paesaggia.

Nello specifico ora siamo ad Albuquerque e finalemente abbiamo la linea. Dopo ore di ritardi e viaggi verso l’albergo vi do la buonanotte

Frick collection

Nel pomeriggio, dopo il MoMa, altro museo: la Frick collection. In una casa 700, arredata in stile Napoleonico si trovano dei piccoli gioielli dell’arte italiana e internazionale. Merita una visita

MoMa

Stamattina abbiamo fatto un bel giro al Moma: Museum of Modern Art. Anche qui artisti famosi ed opere meravigliose. Meglio rispetto al Guggenheim soprattutto per il fatto che qui al Moma si possono fare le foto delle opere che si vedono, cosa che non è possibile fare nell’altro museo. Anche qui vi mostro alcune delle immagini che ho visto e che mi sono piaciute maggiormente.

Little Italy e Chinatown

Un bello spuntino a metà mattina con caffè e sfogliatelle napoletane: little italy, grazie. La nostra visita mattutina si è sviluppata attraverso il settore italiano (ridotto ad una semplice via) e a chinatown. Mix di odori e di lingue, liso flitto insieme a pizza pizza mandolino.