Un mix di riflessioni che non sono direttamente collegate con il mondo della comunicazione
Stevia
/0 Comments/in Riflessioni personali/by pierotagliaE’ un potentissimo dolcificante (da 70 a 400 volte più dolcificante dello zucchero), non ha calorie e non fa ingrassare poichè non viene metabolizzata contrariamente a quanto avviene con gli altri dolcificanti. Inoltre non è tossico come l’aspartame, simpatico dolcificante che, se riscaldato oltei 30 c°, produce metanolo che poi si trasforma in formaldeide, una neurotossina.
Negli Usa ne abbiamo fatto un’abbondante scorta. Tornato in Italia mi sono chiesto: sitroverà anche da noi? Cerchiamo.
La stevia è molto conosciuta, ma nella UE è vietata la commercializzazione del prodotto finito dal1997 poichè non c’erano prove della sua atossicità (nello stesso periodo si dava l’ok all’aspartame…). In sud america la pianta è consumata da centinaia d’anni ed in giappone lo utilizzano dal 1970 senza effetti colaterali… mistero. Comunque nella UE si può coltivare la stevia e ricavare in casa il dolcificante (compra i semi su E-bay e qui come curare la pianta ed ottenre l’estratto), oppure si può andare in Svizzera nei supermercati.
Leggendo ho fatto delle riflessioni. Fornisco i dati e tirate le vostre:
la stevia non è brevettabile, cresce spontaneamente
non è una pianta da monopolio
è di facile coltivazione e lavorazione
non è tossica (in giappone è consumata da 40 anni e ci sono molti studi)
dolcifica più dello zucchero
è totalmente naturale e non prodotta in un laboratorio
sarebbe fenomenale per curare diabetici ed obesità
è già usata in molti prodotti
per ulteriori informazioni su Stevia, Aspartame, Stevia vs Aspartame
Ultima tappa: San Francisco e dintorni
/1 Comment/in Riflessioni personali/by pierotagliaGli occhi ancora bruciano per la sveglia brutale e impassibile che ci ha costretti d aprire gli occhi alle 5 di mattina: io pensavo che le 5 esistessero solo al pomeriggio, ma mi sbagliavo.
Con il passo di uno zombie appena resuscitato andiamo verso l’aeroporto: controlli, biglietti, seduti e decollo. Non ricordo molto del primo volo: il mio corpo reagiva agli stimoli esterni mentre il cervello dormiva tranquillamente.
Scalo a Denver.
Mi sveglio improvvisamente: merito della coca-cola (zucchero e caffeina battono sonno 2-0). Altre due ore di volo e una di fuso orario: la mia ghiandola pineale (sede dei bioritmi del corpo) esplode e chiede per favore se possiamo tornare in Italia, al tempo 0 : gli dico di pazientare ancora per poco.
San Francisco: caldo!
Un po’ di vento ma sembra un enorme phon. Per fortuna andiamo a pranzo e l’aria condizionata ci salva dalla calura. Finito il pranzo via a prendere un caffè da starbucks: sembriamo beduini che vanno da un oasi all’altra in cerca di frescura.
In macchina (più un pulmino scolastico in gita dato il numero di persone e soprattutto di bagagli) saliamo verso Nord attraverso l’autostrada. Svolta a sinistra attraverso foreste di sequoie e poi l’oceano.
Ora siamo a Fort Garland, riposo in preparazione a domani: fare tutta la strada costiera fino a San Francisco
Fine della gita a Yellowstone
/1 Comment/in Riflessioni personali/by pierotagliaOggi è stato l’ultimo giorno nel parco. Domani si parte per l’ultima parte del viaggio: San Francisco. Sveglia alle 5, scalo a Denver e via verso la citta finale (detto così sembra l’ultimo livello di un gioco: il mostro finale, San Francisco).
Oggi giornata spesa tra mandrie di bisonti che si cullavano in mari d’erba gialla, cervi che si mettevano nei giardini delle case come se fossero animali domestici (tesoro porti tu oggi fuori il cervo a fare pipì?) e coyote che mangiavano cavallette con estremo gusto.
Purtroppo nessun orso: lo abbiamo mancato di poco. Ne era stato avvistato uno, ma siamo arrivati 10 min in ritardo e ce lo siamo persi. Nemmeno un alce: nel parco ce ne sono 200 e tutti solitarie.
Nel pomeriggio abbiamo fatto una visita nell’ade: pozze di fango maleodorante ma bellissime. Si passava dall’odore di zolfo a quello di uova marce. Tapparsi il naso e pensare solo alla vista che si beava di meravigliose creazioni di fango.
Sono felicissimo che manchino solo 3 giorni: la vacanza è troppo lunga.
Tabacco da sputo
/1 Comment/in Riflessioni personali/by pierotagliaStamttina siama andati in un supermercato a comprare tutto il necessario per pranzare a Yellowstone: panini, frutta affettati….
Ad un certo punto a me e Giulio l’occhio cade sul tabacco da sputo: siamo in america, nel montana, terra di cowboy e cosa c’è di più cowboy che masticare tabacco e sputarlo?
Abbiamo comprato una busta di tabacco da masticare.
Messo in bocca.
Pizzica. Sembra di masticare sigarette. La salivazione aumenta e iniziamo ad assomigliare a dei lama: suoni da film, ptui, ptui a raffica.
Acqua e cicche alla menta riequilibriano il tutto e salvano il nostro palato.
Nel pomeriggio abbiamo riprovato con migliori risultati. Comunque è una cosa che non farei mai normalmente: il sapore in bocca rimane per ore.
Yellowstone
/0 Comments/in Riflessioni personali/by pierotagliaGiornata meravigliosa nel più vecchio parco naturale del mondo. L’area completa di questa zona stupenda è di 8.980 km: praticamente come tutto l’Abruzzo (1000 km di differenza). Contiena la maggior parte dei gayser esistenti al mondo, è patrimonio dell’unesco e contiene un gran numero di animali selvatici.
Bellissimo appena arriviamo al parco: i ranger sono proprio quelli dei cartoni di Yoghi e Bubu.
E’ difficile descrivere a parole quello che ho visto e penso che le immagini siano possano rendere di più:
Una delle immagini dell’america, il bisonte nella prateria. Ho incontrato molti di questi giganti pelosi, tenendomi sempre alla dovuta distanza;
Il cervo con il suo harem. Al tramonto abbiamo visto due maschi con i rispettivi harem. Con le mamme c’erano i piccoli nati a marzo, dolcissimi e tenerissimi
Il più famoso uccello d’america. L’aquila dalla testa bianca, simbolo degli stessi USA. Meraviglioso rapace da osservare in silenzio rimanendo incantati per la sua eleganza.
L’icona di Yellowstone, i geyser. Ne abbiamo visti tantsissimi, di ogni forma e dimensione. Veramente una meraviglia.
La bellezza dei geyser non stà solo nei getti d’acqua, molti geyser non eruttano, ma nelle pozze che si formano: azzurri specchi che scottano
Ma non sono solo azzurri, stupendi colori contornano questi angoli di cielo. Colori che sembrano innaturali: bianchi, rossi, gialli e neri circondano questo spettacolo mentre il vapore si solleva creando un alone di mistero
Wyoming
/0 Comments/in Riflessioni personali/by pierotagliaEccoci di nuovo in viaggio. Ora siamo nel Wyoming che sembra il nome di un elastico più che di uno stato. Ci siamo spostati a nord e pensavo facesse più freddo che da zio Steve, invece fa decisamente caldo e la vegetazione è secca: nessuna enorme foresta ad attenderci allo sbarco dall’aereo.
Per la precisione siamo a Cody, terra natia di Buffali Bill, il leggendario eroe, colui che ha creato l’idea del west così come lo conosciamo noi. Girando per il mondo con il suo circo ha portato l’immagine del selvaggio west con indiani, bisonti, cavalli e pistoleri infallibili.
La città è piccola, ma carina, ed il museo su Buffalo Bill merita davvero una sosta di almeno un paio d’ore.
In questi giorni ci inoltreremo nel parco di Yellowstone, alla ricerca di Yoghi e Bubu
Awesome
/1 Comment/in Riflessioni personali/by pierotagliaCome altro potrei descrivere la macchina di Glen e la sua X-Box 360? Una parola: Awesome (òosom).
Andiamo a noleggiare un gioco per la X-Box. Saliamo in macchina, parte la musica: ivetri tremano, i sedili vibrano, persino i capelli si spostano per le onde sonore. I sedili traballano e massaggiano la schiena.
Un subwoofer dalle dimensioni ciclopiche spunta dal bagagliaio e mostra tutta la sua potenza: boom boom boom, ogni colpo dei bassi e una cannonata. Una vibrazione che ti sconquassa e ti attraversa tutto il corpo, facendoti vibrare le ossa ed il sangue.
Noleggiato il gioco iniziamo a giocare, Gears of War, con la X-Box su un maxi schermo HD. Sembra un film, la qualità video è strabiliante: come il film di final fantasy.
Sparare agli alieni con questa console strabiliante:
Awesome
Laser War Games
/0 Comments/in Riflessioni personali/by pierotagliaMa andiamo con ordine. Dopo una cenetta leggera andiamo in una sala giochi per diverirci con i War games: andiamo a spararci con le pistole laser.
Due gruppi, i Blu e i Rossi. Adrenalina, voglia di divertirsi e tanta euforia per questa nuova esperienza.
Il primo cobattimento ci vede inesperti: più che uccidere veniamo uccisi, ma come prima esperienza è molto divertente (io e giulio abbiamo rischiato di prendere a calci le persone che sbucavano fouri dagli ancgoli, ma ci siamo trattenuti).
Secondo turno: nel teatro di guerra ci siamo solo noi: Squadra Rossa, zio Steve, Daniel e Glen; squadra Blu, I Tagliapietra, Gigi, Giulio ed Io. La squadra blu perde, ma ma il divertimento è assicurato. Io e Giulio facciamo coppia e andiamo via insieme, due perfetti marines.
Terzo turno: squadra al completo, tutti insieme contro il mondo. Una vittoria schiacciante della squadra. Giulio fa da esca: snida i cecchini e si fa inseguire: io e Glen lo copriamo e mentre scappa uccidiamo dall’alto. In questo turno tra me, Giulio e Glen non una parola, solo segni e fischi, non facciamoci sentire dal nemico. Papà si dimostra un vero cecchino, nascosto attende il passaggio degli avversari e implacabilmente colpisce. Zio Steve e Daniel vanno a caccia.
Sudati e stanchi, al limite della felicità, a mezzanotte torniamo a casa
Camminata a 4233 Metri
/0 Comments/in Riflessioni personali/by pierotagliaPomeriggio in cima al mondo: un trenino ci porta fino in cima alla Peakes Pike, la montagna delle tempeste. Durante la salita, che procede lenta e continua, una marmotta ci guarda e, mentre siamo fermi ad espettare il passaggio del treno in discesa, la nostra piccola amica decide di avvicinarsi in cerca di cibo: non ero mai stato così vicino ad una marmotta: era a un metro.
In cima i 4000 si fanno sentire: le gambe formicolano e alcuni hanno mal di testa. Il panorama però è stupendo: si riescono a vedere i confini del colorado: un enorme montagna con davanti una sconfinata pianura.