Abduzione, induzione, deduzione

Capire in che modo le persone usano i mezzi di comunicazione e in particolare i social media è un compito a mio avviso fondamentale: se comprendo in che modo le persone usano questi strumenti potrò calibrare al meglio le attività di comunicazione e raggiungere gli obiettivi ottimizzando al tempo stesso le risorse.

Sfortunatamente un focus group che analizzi in maniera approfondita l’uso delle piattaforme non esiste: le ricerche odierne spesso sono orientate verso singoli Social Network e questo rappresenta un problema dato che ogni mese viene lanciato qualcosa di nuovo. Inoltre per avere la certezza che tutte le persone usano in quel modo le piattaforme avrei bisogno di verificare ogni singolo utente in modo da eliminare margini d’errore: in caso contrario siamo sempre a livelli di stima e ipotesi. Oltre a questo bisogna tenere presente che non siamo totalmente consapevoli delle nostre scelte e delle azioni che facciamo.

L’ideale è trovare una grammatica che possa fornire delle regole di base per capire il comportamento e consenta di fare più che delle predizioni sull’uso che verrà fatto a uno schema certo che riduca la complessità d’azione: a questo punto il problema è come passare da una abduzione, una scommessa, a una deduzione.

Secondo Peirce (uno dei miei punti di riferimento per quanto concerne la semiotica) la conoscenza umana si basa sulle inferenze e avanza per abduzione, ovvero scommettendo su un determinato risultato in assenza di prove certe.

Esistono tre tipi d’inferenza: induzione (dal particolare all’universale), deduzione (dall’universale al particolare ) e abduzione (dal caso all’universale). Tutte e tre le inferenze possono accrescere la conoscenza (induzione e abduzione necessitano però di una verifica empirica dato che non contengono al loro interno una verità logica) ma è solo tramite l’abduzione che possiamo formulare idee nuove (ricordando che esiste un margine d’errore).

Parlare di animali in questo caso è a mio avviso importante perché ci fornisce delle certezze: vediamolo con i sillogismi (i puristi mi perdoneranno se cambio i termini degli esempi: se volete la struttura classica dei fagioli potete leggerla qui su wikipedia)

Abduzione

• Tutte le persone hanno dei comportamenti
• Piero si comporta in un maniera prevedibile
• Le persone si comportano in maniera prevedibile

Induzione

• Piero ha comportamento prevedibile
• Piero è un essere umano
• Tutti gli esseri umani hanno un comportamento prevedibile

Deduzione:

• Tutti gli animali hanno dei comportamenti comuni e prevedibili
• Piero è un animale
• Piero ha dei comportamenti comuni e prevedibili

A questo punto posso sfruttare tutta la ricerca sociobiologia per fare alcune considerazioni  che non riguardano solamente le piattaforme che esistono oggi, ma anche su quelle che nasceranno nei prossimi mesi.

L’importanza delle persone a T, delle ibridazioni è proprio questa: la capacità di tradurre la conoscenza presente in campi diversi e creare qualcosa di nuovo semplicemente collegando ricerche già esistenti. È una delle ragioni per cui il web è nato: permettere alle persone di scoprire cose nuove attraverso la condivisione di ricerche esistenti ma non note.

A questo punto penso che per lavorare nei Social Media non sia fondamentale una conoscenza delle piattaforme (per lo meno all’inizio) quanto la capacità di applicare quello che si è imparato in campi diversi: è la differenza tra Social Media Expert, colui che conosce le piattaforme, e Social Communication Expert, una persona che conosce bene le logiche della comunicazione in un determinato campo (HR, Biologia, Semiotica solo per fare alcuni esempi) e che è in grado di tradurle indipendentemente dal media nella maniera migliore. Ovviamente facendo prima delle abduzioni e imparando le logiche proprie dei nuovi mezzi che si usano.

Questa è l’introduzione al prossimo post dedicato alla fitness (ho dovuto spezzare il testo in due parti poiché stava diventando un romanzo)

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